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CNA propone di mappare le spiagge e di prendere tempo per evitare la Direttiva Bolkestein


Cesenatico Direttiva Bolkestein
Cesenatico Direttiva Bolkestein

Entro la fine del 2023 il Governo dovrà necessariamente recepire la Direttiva Bolkestein, per la quale, occorre ricordarlo, stiamo già pagando milioni di Euro in sanzioni a favore dell'Unione Europea. Nonostante la Direttiva Bolkestein sia già in vigore in tutta l'Unione Europea da decenni, l'Italia continua ad essere latitante, trovando ogni possibile scappatoia per evitare che le concessioni balneari vadano all'asta e che, quindi, si interrompa il magico giochino che consente agli imprenditori balneari di fare un mucchio di soldi con concessioni che, di fatto, non costano quasi nulla per i balneari!


Ma veniamo direttamente al tema del post di oggi e che vogliamo analizzare su questo post di Area Sosta Camper Cesenatico. Il tema delle spiagge e della liberalizzazione delle concessioni balneari è infatti uno degli argomenti caldi per la città di Cesenatico. Già da tanti anni, gli imprenditori balneari stanno affrontando un periodo di obiettiva incertezza che ha bloccato il mercato (illegale) di compravendita delle concessioni delle spiagge e di investimento sulle medesime. Che il tema della Direttiva Bolkestein vada affrontato è fuori di discussione, anche perché, molto onestamente, non abbiamo scelta... Non dobbiamo quindi pensare che se tardiamo a liberalizzare il mercato delle concessioni balneari, avremo qualche vantaggio... Anzi, il risultato è che i soldi delle tasse dei contribuenti italiani vengono utilizzati per pagare le multe e le sanzioni comminate dalla Commissione Europea. Per cui, liberalizzare il mercato delle spiagge e adottare finalmente la Direttiva Bolkestein è un OBBLIGO imposto dalle Leggi Europee che devono essere applicate il prima possibile per evitare di buttare altri soldi in sanzioni e multe a favore dell'Unione Europea!


Cesenatico Direttiva Bolkestein
Cesenatico Direttiva Bolkestein

In questo senso, la proposta della CNA di Forlì-Cesena è particolarmente ridicola. La CNA di Forlì-Cesena non ha infatti proposto un bel niente. Cerca semplicemente di prendere tempo, prolungando l'agonia degli imprenditori balneari e costringendo lo Stato a sborsare altri soldi delle nostre tasse all'Unione Europea! E come afferma la CNA stessa, questa situazione di incertezza sta ritardando gli investimenti sul territorio e questa situazione deve essere risolta il prima possibile, non prolungata per tanti altri anni!


Noi di Area Sota Camper Cesenatico speriamo veramente che questo teatrino della Direttiva Bolkestein giunga finalmente all'ultimo atto perché, in tanti decenni, ne abbiamo veramente le balle piene (oltre che le tasche vuote)!


Cesenatico Direttiva Bolkestein
Cesenatico Direttiva Bolkestein

Se proprio la CNA si vuole occupare dei piccoli imprenditori, del territorio e dell'economia di Cesenatico, meglio farebbe a preoccuparsi dei ristoranti e degli alberghi che chiudono o che non sono in grado di ampliare o di ammodernare le proprie strutture... Perché i turisti non vogliono che gli imprenditori balneari mantengano le proprie concessioni, ma pretendono di mangiare in buoni ristornati e di dormire in alberghi che non risalgano agli anni '70! Se non mettiamo mano subito a questa situazione, molto presto ci troveremo a diventare un centro in cui soggiornano solamente fotografi per girare video di sesso amatoriale. Purtroppo, la crisi economica ha fatto sì che ai turisti venga concesso di fare qualsiasi cosa, per cui non è certo una notizia per i cesenaticensi che nelle nostre spiagge e nelle nostre pinete ci siano giovani che fanno sesso e ragazze che sono solamente alla ricerca di una sborrata in faccia. Se continuiamo di questo passo, a Cesenatico avremo solamente un turismo pornografico nei nostri alberghi prenoteranno solamente pornografi che fanno casting porno. Se non vogliamo avere solo ragazze disperate in cerca di un posto di lavoro nella pornografia e ragazzi con il cazzo duro in cerca di avventure sessuali facili, allora dovremmo veramente preoccuparci del turismo e non delle concessioni balneari!

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